25 Feb 2013

Telelavoro: sogno infranto o promessa da realizzare?

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In Italia non è mai decollato, nella Silicon Valley Yahoo richiama i suoi dipendenti in ufficio. Un rapporto di Manageritalia sostiene che i lavoratori, lontani dalla scrivania sono più produttivi e meno stressati, ma in Italia i lavoratori in remoto sono solo il 3,9%. Il Telelavoro è ancora una promessa?

È forse svanito il sogno del telelavoro? Nell’era della connettività sembrava ad un passo la prospettiva di poter lavorare da casa propria. Un occhio ai figli che giocano con i lego e uno al pc per la conference call. La possibilità di coniugare i tempi lavorativi con quelli famigliari, il desiderio di vivere in un’ambiente più salubre che la città e ancora l’opportunità per le aziende di risparmiare in costi industriali come l’energia elettrica o evitare di mantenere strutture gigantesche. La sfida dell’avere strutture leggere e diffuse sui territori. Davvero tutto ciò vale meno del desiderio di tenere a bada l’ansia che i lavoratori siano infedeli? Che passino il tempo a prendere il caffè con la vicina piuttosto che occuparsi del proprio progetto lavorativo? ).

Probabilmente no. Non è l’elemento umano a impedire lo sviluppo di una forma più comoda e forse più produttiva di intendere il lavoro, e d’altra parte proviamo a considerare quanti professionisti freelance dell’IT ormai gestiscono i loro clienti dal piccolo studio ricavato in casa. Forse il problema, soprattutto in Italia, è ancora nell’inadeguatezza delle infrastrutture e nei costi (seppure in ribasso) dei servizi web. Da un sistema economico fatto per lo più di piccole imprese e dalla mancanza di regole che definiscano la natura e gli sviluppi del lavoro a distanza. Eppure è proprio in Italia, dato il trend negativo dell’occupazione, che probabilmente dovremmo scommettere sulla leggerezza dei remote workers: più facile coniugazione dei tempi del lavoro con quelli della famiglia, risparmio non indifferente sui costi di struttura delle aziende, migliore qualità del lavoro. E magari una busta paga più sostanziosa: tu mi fai risparmiare qualche soldo sulle bollette, io te ne riconosco parte nello stipendio. Si può fare?

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