La disoccupazione giovanile è oggi altissima in Italia. C’è un’enorme mole di ragazzi che non studia, perchè ha finito o perchè non se lo può permettere e non riesce a trovare un lavoro. I dati ISTAT su Agosto ci raccontano che per la fascia d’età tra i 15 e i 24 anni la percentuale di coloro che non hanno un impiego supera per la prima volta il 40%.
Come si pongono i giovani di fronte alla paura di rimanere schiacciati dalla crisi? Facendo impresa. Il 33% delle startup è guidato da under 35.

“C’è una generazione di giovani che non si rassegna a lasciare l’Italia per costruirsi un futuro”. Di più: c’è una generazione di giovani che “non si arrende al vento della protesta, ma si rimbocca le maniche e guarda con coraggio al domani”. Il grido di speranza arriva dal presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, durante all’assemblea dell’associazione in corso a Genova dove ha presentato la fotografia dell’impredenitoria italiana: delle quasi 300mila imprese (296.008) nate tra gennaio e la fine di settembre, oltre 100mila (100.321, il 33,9%) hanno alla guida uno o più giovani con meno di 35 anni. E ancora, la culla di questa vitalità imprenditoriale è il Sud, dove ha sede il 38,5% delle nuove imprese giovanili nate tra gennaio e settembre, con quasi 40mila (38.608 per l’esattezza) attività aperte in nove mesi. Leggi l’articolo integrale su “La Repubblica“.